Ermete Realacci

Ermete Realacci

Presidente onorario Legambiente

Figlio di insegnanti, ha vissuto fino a undici anni a San Giovanni Incarico, poi a Formia. Dopo la maturità classica ha lavorato come pubblicista. Dal 1987 al 2003, è stato presidente di Legambiente, divenendo uno dei maggiori esponenti dell’ambientalismo italiano. È stato presidente dell’AIES (Associazione Interparlamentare per il commercio Equo e Solidale) e tra i fondatori del Kyoto club, unione di varie istituzioni e imprese impegnate per la riduzione dei gas-serra. Con lo scopo di promuovere la soft-economy e di creare una lobby di realtà che rappresentino la qualità italiana, ha fondato Symbola – la Fondazione per le qualità italiane, di cui è Presidente.

Alle elezioni politiche del 2001 è stato eletto deputato dell’Ulivo nella circoscrizione XII (Toscana), collegio di Pisa. Nel 2006 è stato eletto in Toscana sempre come deputato dell’Ulivo. Ha fatto parte dell’esecutivo de La Margherita e ne è stato responsabile del Dipartimento qualità e territorio. Nella XV Legislatura ha ricoperto la carica di Presidente dell’VIII Commissione della Camera dei deputati, Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici. Attualmente è membro della direzione del Partito Democratico e Responsabile Green economy del PD.

Durante la segreteria di Dario Franceschini è stato responsabile del Dipartimento Ambiente del Partito Democratico e sotto la segreteria di Veltroni è stato Ministro dell’Ambiente del Governo Ombra del PD. Ha guidato fin dai primi anni Legambiente, di cui è tuttora presidente onorario, facendone l’associazione ambientalista italiana più diffusa e radicata sul territorio. Molte le battaglie condotte in questi anni: dalla difesa dell’ambiente inteso come intreccio inimitabile di natura, cultura, coesione sociale, creatività e punto di forza di tutte le risorse italiane più preziose – il paesaggio, i beni culturali, il turismo di qualità, il made in Italy – alla difesa delle produzioni agroalimentari, alle iniziative dirette a liberare le città dall’inquinamento, dal traffico e dall’abusivismo edilizio, fino alla lotta alle ecomafie.

Sugli stessi temi il suo impegno in Parlamento: dalla valorizzazione dei piccoli comuni alla difesa del made in Italy, dal volontariato alla responsabilità sociale d’impresa; dalla lotta ai mutamenti climatici all’impegno per l’attuazione del Protocollo di Kyoto. Per dare voce e forza ai tanti talenti italiani, come risorsa del futuro per il nostro Paese, ha promosso e presiede Symbola, Fondazione per le Qualità Italiane, ha scritto insieme ad Antonio Cianciullo il libro “Soft Economy” e nel 2012 per Chiarelettere il libro “Green Italy – Perché ce la possiamo fare”.

Di seguito alcune proposte di Legge promosse come primo firmatario da Realacci in Parlamento: “Misure per il sostegno e la valorizzazione dei comuni con popolazione pari o inferiore a 5.000 abitanti nonché dei comuni compresi nelle aree naturali protette (AC54)”; “Istituzione del Sistema nazionale delle agenzie ambientali e disciplina dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici (AC55)”; “Disposizioni per la promozione e lo sviluppo della responsabilità sociale delle imprese (AC59)”; “Disposizioni per la prevenzione e il trattamento dell’endometriosi (AC62)”; “Modifiche all’articolo 67 della legge 26 luglio 1975, n. 354, in materia di visite agli istituti penitenziari (AC1188)”; “Norme per la valorizzazione dei prodotti alimentari provenienti da filiera corta a chilometro zero e di qualità (AC1481)”; “Disposizioni per la promozione, il sostegno e la valorizzazione delle manifestazioni dei giochi storici (AC3461)”; “Disposizioni per assicurare la qualità, l’informazione del consumatore sull’origine e il corretto funzionamento del mercato degli oli di oliva vergini (AC5078)”; “Disposizioni concernenti la ricognizione e la demolizione degli immobili costruiti abusivamente, le sanzioni penali e i procedimenti di sanatoria, nonché disciplina dell’attività dell’Osservatorio nazionale sull’abusivismo edilizio (AC5588)”.

Alle Elezioni politiche italiane del 2013 è stato rieletto alla Camera dei Deputati per il PD nella circoscrizione Lombardia II ed è stato in seguito nominato Presidente della Commissione Ambiente. Fa parte della corrente del PD dei cosiddetti Ecologisti Democratici. Dal 7 maggio 2013 è presidente della VIII Commissione permanente Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati.