Virginia Stagni

Virginia Stagni

Business Development Manager & FT Talent Challenge Lead

Bolognese, 25 anni, Virginia vive a Londra dal 2015. E’ la più giovane business development manager in oltre 130 anni di storia del Financial Times. È stata nominata tra i Digiday Future Media Leaders 2019 in quanto i suoi progetti che combinano strategia commerciale, editoria, marketing e nuove tecnologie stanno attraendo lettori under 30 al Financial Times o più in generale al giornalismo moderno. 

Ha creato e diretto il progetto FT Talent Challenge, dove studenti internazionali con diversi background sociali e culturali competono per conquistare con nuove idee il mondo dei media e del digitale. 

E’ stato uno dei progetti di grande successo per FT nel 2018, ora divenuto core business con future edizioni a Londra e New York. Sta lavorando nel team commerciale sullo sviluppo strategico di prodotti come audio, video e newsletter. 

E’ founder della start up Logos, un sistema di credito che premia chi non usa la tecnologia in spazi sociali / pubblici. 

Ha conseguito il Master in Media and Communications presso la London School of Economics and Political Science (LSE) dopo la laurea all’università Bocconi in Economia e Management per Arte, Cultura e Spettacolo.

Personalità eclettica e dinamica, Virginia ha maturato diverse esperienze lavorative fin dalla giovane età: ha fondato a 19 anni la Media Start-Up Revolart; ha collaborato come reporter per La Stampa scrivendo di cultura, antimafia e viaggi, backpacking per Amazzonia e Ecuador, per la Sicilia e Napoli; ha curato la campagna per Climate Change Push Your Parents, in collaborazione con l’Università di Oxford. A Milano uno stage alla casa editrice EGEA poi a Londra internship presso Gruner and Jahr, (Bertelsmann Group), infine ha lavorato come Junior Strategist per Freuds communications. Con Bertelsmann ha vinto il Talent meets Bertelsmann Hackathon 2016 a Berlino. 

Collabora da anni con l’azienda di famiglia Master Key e cerca di far scoprire il mondo dell’arte e della cultura con progetti come Bolognadasballo, una fiction itinerante con l’utilizzo del WALKMAN anni ottanta che esce dal vintage e diventa moderna macchina del tempo per visitare la sua amata città natale.